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Il border terrier condivide i natali con vari tipi di terrier presenti nella zona dei borders inglesi sin dal XVIII secolo. 
Diversamente da altre zone del Regno Unito, dove i terriers venivano utilizzati e selezionati per lo sport della caccia alla volpe, i terrier della zona delle Cheviot Hills venivano inizialmente selezionati principalmente per combattere quelli che venivano considerati "nocivi" e per il controllo della popolazione delle volpi, prevenendo e minimizzando la predazione da parte di queste delle greggi , dei volatili da cortile e dei piccoli animali da pelo ( conigli ecc.) all'interno delle farm del territorio. 
Naturalmente il lavoro così importante della difesa degli animali d'allevamento determinava la selezione di terrier sui quali non veniva attuata nessuna (superflua) ricerca estetica: da questi terrier discende appunto il border, che ancora oggi, a paragone di altri terrier che hanno radicalmente mutato il loro aspetto, mantiene le sembianze di un piccolo terrier da lavoro. 
In precedenza identificato come Coquetdale terrier, il nome "border" trae origine dal periodo in cui le 2 più importanti mute di foxhound della zona compresa tra il Northumberland (Inghilterra) e il Roxburghshire (Scozia) erano attive sul territorio. 
Le mute appartenute a Mr John Robson di Kielder e Mr John Dodd di Catcleugh si fusero quindi  per formare la muta in seguito conosciuta come "Border foxhound", nel 1857; La storia della razza è in effetti legata alle famiglie Robson e Dodd, così come quelle degli Allen e dei Carruthers, tutti grandi conoscitori e selezionatori di terrier abilissimi "sottoterra", già dai primi decenni dell'800. 
Il dibattito tra i rappresentanti di queste famiglie verteva inizialmente su quale fosse l'effettiva origine del border terrier in relazione ad altri tipi di terrier originari della zona come il Bedlington "vecchio tipo" ed il Dandie dinmont: pare indubbio che diversi incroci tra queste razze originarie siano stati effettuati in quegli anni tramite scambi tra le diverse famiglie. 
Il primo ed unico intento di questi primi selezionatori del passato fu quello di creare un terrier che fosse in grado di cacciare la volpe "sotto terra", non considerando così attentamente la sembianza o il colore dei cani stessi: i border venivano di fatto allevati nelle fattorie della zona ed erano di proprietà di pastori e fattori; La loro funzione era interamente mirata ad affrontare la volpe nella sua tana in una delle zone più aspre ed impervie d'Inghilterra, e ciò ha determinato la sua evoluzione in questa direzione. 
Nonostante ciò una certa tipicità era già ben riscontrabile nei border di quei primi anni, anche se sovente furono utilizzati terrier di altre zone per non perdere quel temperamento così importante per un terrier da lavoro; È quindi molto probabile che anche altri vari tipi di terrier abbiano avuto parte attiva nella creazione del border terrier moderno. 
 
Arthur wardle’s painting  
 
ARTHUR WARDLE'S PAINTING, 1910 C. 
 
Solo nel 1880 il nome "border terrier" sostituì in maniera definitiva tutti quelli usati fino a quel momento, guadagnandosi ampia approvazione grazie al lavoro svolto in seno alla nota muta di segugi sopracitata dei Dodd e dei Robson, che guidarono la razza verso il riconoscimento da parte del kennel club inglese (1920) contribuendo inoltre all'originaria stesura dello standard di razza che è arrivato praticamente invariato sino ai giorni nostri. 
Nel momento in cui il "nuovo" nome fu comunemente accettato, si aprì la strada per lo sviluppo della razza stessa: già dal 1870 i border cominciarono ad apparire nei ring degli "agricultural show" locali (Northumberland) dove presto ebbero delle proprie classi d'esposizione. 
"Mosstrooper" fu il primo border terrier ad essere registrato al kennel club nel 1913 nonostante la razza non fosse ancora stata riconosciuta del kennel club stesso: il cane (un blue & tan) venne registrato nella lista "altri cani britannici, delle colonie o stranieri non classificati". 
 
RICONOSCIMENTO 
 
Nei sette anni precedenti il riconoscimento ufficiale della razza da parte del Kennel Club le registrazioni di border terrier crebbero in maniera costante, accompagnate da una vigorosa campagna di sostenimento della razza tra le pagine dei giornali locali di cinofilia da parte di alcuni estimatori che culminò nel riconoscimento ufficiale da parte del kennel club nel 1920. 
In un primo momento ciò non entusiasmò i membri del Northumberland border terrier club, fondato molti anni prima dell'avvenuto riconoscimento della razza, che non accettavano l'idea che il border potesse diventare un cane da show, sostenendo quindi che ciò avrebbe rovinato irrimediabilmente una tale razza da lavoro, come già succedeva ad altre razze terrier. 
Nel 1920 fu fondato il BT club, che diversamente dal Northumberland BT club (poi decaduto) si allineò al Kennel club per la definitiva stesura dello standard di razza; Le previsioni del "vecchio" club si rivelarono in seguito errate, poiché la maggior parte dei cani che avevano buon successo nei rings d'esposizione erano, prima di tutto, degli ottimi cani da lavoro. 
Il primo CC in un'esposizione di campionato fu conquistato da un border associato a una nota muta di Otterhound del Dumfrieshire di proprietà della famiglia di Bell Irving. 
 
 
 
CH LUCKY PURCHASE, 1930 
 
I primi campioni di bellezza della razza furono proclamati (lo stesso giorno!) ad un anno dal riconoscimento della razza stessa: il campione Teri (maschio di colore rosso) di proprietà di Mr Lawrence e la campionessa Liddesdale Bess (femmina di colore rosso) di proprietà di W. Barton; Entrambi avevano già ottenuto il "working certificate" che veniva rilasciato esclusivamente ai terrier che provavano la loro abilità lavorativa in seno alle mute di foxhound a cui erano associati. 
Da quel momento la razza crebbe in popolarità varcando le soglie delle località in cui fu selezionata per espandersi in un primo momento in tutta la Gran Bretagna tra le due guerre; Negli anni la razza fu introdotta in America e nei paesi nordici Europei, dove trovò profondi estimatori che ne determinarono la rapida e costante diffusione anche come cane da compagnia, già nell'immediato dopoguerra (Seconda Guerra Mondiale). 
Le linee di sangue esistenti si diversificarono, nonostante tutte traessero origine da quei primi riproduttori influenti, che hanno permesso di perpetrare nel tempo quelle importantissime caratteristiche distintive che sono giunte sino ai giorni nostri praticamente invariate. 
 
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